Nasco a Magenta nel 1980, cresco a fumetti giapponesi e guerre stellari. Incontro nel 1997 il ReiKi e a Settembre del 2004 partecipo alla prima lezione del primo corso di Tai Chi di Roberto. Ero completamente ignaro. Ho partecipato solo per fare numero ed aiutare la scuola che aveva organizzato il corso a farlo partire. Mai motivazione fu meno importante.

Il bambino dentro di me si risveglia e rimane incantato. Mi stupisco io stesso delle sensazioni che riesco a provare e della risposta che il mio corpo da praticando. Il mondo cambia. Comincio a praticare Tai Chi ovunque: sui mezzi pubblici, seduto in università, durante i pranzi di famiglia, ogni scusa è buona per esplorare l’essenza di un gesto e divertirsi, anche con piccoli gesti sfuggevoli.

Nel 2008 comincio la Scuola Istruttori CRT sotto la guida del M° Franco Mescola assieme ai maestri Minio, Doldi, Rizzardi e Ronchi. Nello stesso anno mi avvio all’insegnamento di questa fantastica arte aprendo un corso di Tai Chi in acqua a Carugate (MI). Nel 2010, terminata l’esperienza di AQVA Tai Chi,  avvio il mio primo corso di Tai Chi Chuan a Carugate che tutt’ora porto avanti assieme ai corsi di Vimercate  (MB), insegnando spesso insieme a Roberto e mia moglie Serena.

Nel 2016 conseguo il 4° e ultimo livello istruttore della scuola istruttori del Centro Ricerche Tai Chi.

Nel 2018 comincio a frequentare la scuola di formazione ITKA con il M° Gianfranco Pace, affiancando alle mie conoscenze dello stile Yang anche lo studio dello stile Chen e un profondo lavoro di Nei Gong. Nel 2019 le pratiche di Nei Gong del M° Pace diventano argomenti di studio nei miei corsi. Sempre nel 2019 intraprendo un percorso di approfondimento con focus sull’efficacia marziale della pratica, cercando di portare l’attenzione su ciò che funziona e non su come dovrebbe funzionare, mettendo sempre tutto rigorosamente alla prova dei fatti.

Nel 2022 mi viene conferito il ruolo di insegnante dell’associazione Le Radici e Le Ali.

A settembre 2014 sono diventato padre e da allora, nei gesti di mia figlia colgo la spontaneità a cui dobbiamo tornare. La voglia do scoprire il mondo e l’intenzione di scoprire se stessa  le fa mettere un piede davanti all’altro più di ogni insegnamento e un giorno, forse, imparerò anch’io.